In generale il settaggio del modem è il passo più complicato della faccenda, superato il quale tutto il resto è abbastanza semplice. Anzitutto occorre distinguere fra i vari tipi di modem, che possono essere analogici, ISDN, o anche ADSL.
Fare una disamina accurata di tutte queste possibilità non è possibile, dato che la problematica è estremamente vasta, e anche nella documentazione che di solito trovate allegata alla vostra distribuzione è coperta da vari HOWTO, a cui vi rimando. Mi limiterò a trattare, e comunque in maniera superficiale, solo il caso dei modem analogici, che sono poi i modem propriamente detti.
Il modem, il cui nome è un'abbreviazione di modulatore-demodulatore è quell'apparecchio che vi permette di far passare dei dati attraverso una linea telefonica. Lo scopo del modem è appunto quello di trasformare dei segnali elettrici in segnali acustici (modulatore) e viceversa (demodulatore), così che l'informazione digitale trasmessa dal computer (che è sempre in forma di numeri) possa passare per una linea analogica come quella telefonica.
Si tenga presente che, anche se questo è lo scopo per cui li usa la maggior parte della gente, non è detto che un modem serva solo per andare su internet; alcuni consentono di ricevere fax, o anche di telefonare. In generale comunque possono essere anche usati semplicemente per collegare due computer attraverso una linea telefonica, senza passare attraverso Internet.
Usare un modem con GNU/Linux è tutto sommato abbastanza semplice, purché si tratti effettivamente di un modem. Infatti alcuni produttori han pensato bene, per abbassarne il prezzo, di far fare al processore del computer buona parte del lavoro che di norma viene eseguito dai componenti di un vero modem. Sono nati così i ``winmodem'', cioè modem che non sono solo delle schede sonore di bassa qualità, che vengono programmate opportunamente da un ``driver'' per fare quei ``fischi'' caratteristici che il modem dovrebbe fare da solo.
Così per risparmiare quando va bene una decina di euro, si viene a perdere un buon 10-20% delle prestazioni del processore, (e se fate i conti vedete che con 10 euro non avreste perso tutte le volte che navigate in internet i 200 euro di differenza che ci sono fra il vostro processore a 2GHz e uno a 1600).
La gran parte dei modem ``interni'' sono winmodem; in questo caso, a parte un paio di eccezioni, se la ditta non produce un driver per Linux non c'è niente da fare. Ci sono alcuni progetti per produrre dei driver per questi apparecchi, ma funzionano solo con alcuni modelli.
Potete comunque controllare sul sito http://www.idir.net/ gromitkc/winmodem.html http://www.idir.net/ gromitkc/winmodem.html se il vostro modem interno è uno di quelli supportati, lì trovate anche le indicazione su dove recuperare i driver. In genere questi sono dei moduli, e basta21 caricarli con il comando modprobe per poter far funzionare il vostro ``linmodem''. In genere comunque, specie per i vecchi modem ISA, farli riconoscere può essere complicato, nel qual caso vi consiglio una lettura del Modem-HOWTO che trovate sicuramente allegato alla vostra documentazione, 22 e che contiene un sacco di informazioni utili.
Tutti i modem esterni sono invece modem veri, e basta attaccarli ad una porta seriale (dovete dunque avere una seriale libera, ed avere attivato il supporto per la seriale nel kernel). In genere tutto il settaggio che c'è da fare è cercare di capire su quale delle porte seriali lo si è attaccato; ma molti dei programmi di configurazione automatici per l'accesso ad internet (come vwdial e pppconfig) sono in grado di rilevarlo da soli.
In generale per verificare il funzionamento di un modem dopo averlo acceso si può usare il programma minicom, che permette di inviare comandi allo stesso da una finestra di terminale. Il programma è dotato di help in in linea, e vi permette di configurare tutte le opzioni con una interfaccia a finestre testuale.
Le opzioni si settano invocando il comando con lo switch -s o richiamando il menù di configurazione dall'interno con C-a o. In questo caso il primo settaggio da fare è quello di indicare su quale porta seriale sta il modem (andando su serial port setup e settando il device premendo a), specificando il nome del device; questo sarà nella forma /dev/ttySn dove n è un numero, che di solito o è 0 o è 1 (se, come nella maggior parte dei casi, avete solo due porte seriali).
Se avete azzeccato la porta giusta ed il modem vi risponde dovreste ottenere una schermata del tipo:
Welcome to minicom 1.83.1 OPTIONS: History Buffer, F-key Macros, Search History Buffer, I18n Compiled on Nov 21 2001, 00:35:58. Press CTRL-A Z for help on special keys ATZ OKe a questo punto potete provare a vedere se il collegamento al telefono funziona componendo un numero con un comando del tipo:
ATDT055412737e sentire se compone il numero. Se va potete concludere che il modem è a posto.